Il Museo d'Orsay si trova in un'ex stazione ferroviaria situata sulla riva sinistra della Senna, di fronte ai Giardini delle Tuileries. Dai dipinti alle sculture, dalla fotografia alle arti decorative, il museo espone prevalentemente opere di artisti francesi realizzate dal 1848 al 1914. La collezione di dipinti del Museo d'Orsay è costituita per lo più da donazioni e acquisizioni effettuate dal Louvre, dal Musée du Luxembourg, dal Jeu de Paume e dal Musée National d'Art Moderne. Comprende opere di artisti francesi del XIX secolo e di scuole straniere contemporanee acquisite per il Musée du Luxembourg.
Scopri di piùLa decisione di trasformare questa ex stazione ferroviaria in un museo di belle arti di livello mondiale è stata presa in un momento in cui altre grandi istituzioni, il Musée National d'Art Moderne, il Louvre e il museo Jeu de Paume, erano a corto di spazio espositivo. Nel 1978 è stata avviata una politica di acquisizioni per rafforzare e rappresentare adeguatamente questa ricca collezione storica di dipinti dal 1848 al 1914.
Il museo ha anche messo in atto, fin dal principio, un sistema di pagamento per semplificare l'aggiunta degli artisti nella sua collezione nel corso degli anni. Inoltre, ha previsto l'inserimento di dipinti svizzeri per arricchire la collezione di opere di artisti stranieri. Soprattutto, le donazioni, i doni e i lasciti continuano a essere le principali fonti attraverso le quali il museo aggiorna o fa crescere la propria collezione.
Scopri di più sulle mostreI dipinti esposti al Museo d'Orsay celebrano l'arte impressionista, post-impressionista e di altre correnti del XIX secolo. Tutti i più grandi nomi del movimento impressionista sono rappresentati e le loro opere ritraggono l'impressione di ciò che l'occhio vede o percepisce in un determinato momento. Gli artisti impressionisti tendono a scegliere come soggetti paesaggi o scene di vita urbana.
La collezione comprende dipinti di artisti come Alfred Sisley, Claude Monet, Auguste Renoir, Vincent Van Gogh, Berthe Morisot, Paul Cezanne, Paul Gauguin, Georges Seurat e Edgar Degas, solo per citarne alcuni. Il museo è famoso per la sua vasta collezione di dipinti appartenenti a questo periodo artistico.
Il Musée du Luxembourg fu spesso criticato perché da sempre ospita opere prevalentemente di artisti viventi, piuttosto che essere uno spazio per l'arte moderna. Per volere governativo è quindi stato costruito un museo d'arte moderna al Palais de Tokyo, che, dal 1938 ospita la collezione e le opere delle scuole straniere esposte rispettivamente al Musée du Luxembourg e al Jeu de Paume.
Il Musée du Luxembourg chiuse i battenti e il Jeu de Paume passò sotto il controllo dei tedeschi. Jean Cassou, il curatore del Musée National d'Art Moderne, fu licenziato dal suo incarico solo per tornare come curatore capo nel 1945 e riaprire lo spazio un paio di anni dopo. Nel frattempo, le opere d'arte impressionista e post-impressionista, che erano esposte al Louvre, furono trasferite al Jeu de Paume e lo spazio divenne una galleria dipendente dal Louvre.
Scopri di più sul LouvreIl Museo d'Orsay ospita oltre 3.000 dipinti, tutti degni di nota, ma ne abbiamo selezionati 10 dipinti da non perdere assolutamente durante la tua visita.
Gustave Courbet
1849
Pioniere del Realismo francese, Gustave Courbet scelse di creare un'opera socialmente consapevole che mettesse in primo piano la classe contadina povera e svantaggiata. Funerale a Ornans ci mostra le fasce povere e arretrate della società, affrontando al contempo il crescente secolarismo della Francia del XIX secolo. Gli ecclesiastici sono ritratti come esseri rozzi che danno le spalle a Cristo, che sembra essere stato ignorato dalle persone in lutto.
Pierre-Auguste Renoir
1876
Questo dipinto del Museo d'Orsay, opera di Pierre-Auguste Renoir, cattura la fiorente cultura dei caffè parigini negli anni Settanta del XIX secolo. La capitale non solo trasformò una sporca cittadina in una città moderna e ben attrezzata, ma divenne anche un centro di ritrovo per scrittori, artisti e rappresentanti della classe agiata che si trovavano per ballare, bere e divertirsi. L'opera cattura proprio questa essenza e lo spirito della città.
Edgar Degas
1879
Cena al ballo offre un commento sociale sullo status quo borghese e utilizza una tecnica di sfocatura per evidenziare l'instabilità di questo mondo materialista e opulento. Degas utilizza colori vivaci per evidenziare gli abiti, i vestiti, i lampadari e le altre decorazioni, ma non dà un volto alle figure umane nel dipinto. Sembra essere il suo modo di dire al mondo di non rinunciare alla propria identità per preferire lusso e ricchezze.
Claude Monet
1916
Monet dipinse molte opere contenenti ninfee e anche in questo quadro i principali motivi sono lo stagno e le ninfee bianche che galleggiano sulla sua superficie. Monet aveva ideato un giardino con un laghetto nella sua tenuta di Giverny dove coltivava questi fiori, che alla fine divennero la sua fonte di ispirazione. Non è visibile alcuna cornice o bordo, né l'orizzonte, né il cielo, né alcun dettaglio particolare, motivo per cui il dipinto trasmette una sensazione astratta e infinita. Anche la composizione è molto neutra, con pennellate libere ma decise.
Edouard Manet
1863
Questo è uno dei dipinti più sorprendenti del Museo d'Orsay. Manet era una figura controversa nel mondo dell'arte e Colazione sull'erba fu uno dei suoi primi dipinti che creò polemiche quando fu esposto nel 1863. Manet prese come riferimento classico il Giudizio di Paride e poi aggiunse un po' di audacia con una donna nuda seduta tra uomini completamente vestiti. Non c'è profondità o prospettiva nel dipinto e i colori e le pennellate sono irregolari.
Georges Lemmen
1891
La spiaggia di Heist è un notevole esempio dello stile art nouveau e della tecnica originale che Georges Lemmen sviluppò sotto l'influenza di Henri Van de Velde e applicò soprattutto a paesaggi e ritratti. L'artista era anche un appassionato di puntinismo e utilizzava tecniche ed elementi neoimpressionisti nei suoi dipinti. I punti rotondi e ovali sono separati da colori complementari, mentre la nuvola bluastra sembra essere pronta a invadere tutto il cielo. La barca, dipinta in viola contro un tramonto evidenziato in giallo e arancione, è l'unico segno di vita umana nel paesaggio.
Edgar Degas
1875-76
Originariamente noto come Dans un café, Il bevitore di assenzio fece molto scalpore quando fu esposto alla Grafton Gallery di Londra. Questo classico dipinto a olio apparve un po' troppo moderno: quella che sembra essere una prostituta e il suo compagno che bevono assenzio (una bevanda alcolica estremamente forte) erano infrangevano la morale vittoriana. La composizione è piuttosto potente, con il soggetto principale in posizione decentrata e uno spazio vuoto in primo piano. I toni di colore sono equilibrati in tutta la tela.
Georges Seurat
1890-91
Questo dipinto del Museo d'Orsay fu l'ultima opera neoimpressionista di Georges Seurat e rimase incompiuto perché l'autore morì nel marzo del 1891. I circhi erano una grande fonte di intrattenimento in Francia nel XIX secolo e gli artisti che vi si esibivano e i numeri audaci da loro eseguiti ispirarono diversi impressionisti. Seurat non faceva eccezione e in questo dipinto ha rappresentato uno dei circhi più popolari in Francia, il Cirque Fernando. È un'opera piuttosto espressiva, con macchie di rosso, blu e giallo. Inoltre, è una composizione molto dinamica con il clown che salta, il cavaliere a pelo che fa acrobazie e il sipario che si muove in modo vertiginoso.
Gustave Moreau
1865
Nella mitologia greca si dice che Orfeo fosse un musicista e un poeta così abile e affascinante da poter incantare anche bestie selvatiche, alberi e rocce. Sfortunatamente, incantò le Menadi che lo fecero a pezzi per aver rifiutato le loro avances. Moreau, pioniere del movimento simbolista, reinventa il mito creando una scena onirica in cui una giovane donna recupera la testa di Orfeo, ormai parte di uno strumento musicale. Moreau era noto per l'uso di immagini forti nelle sue opere: teste mozzate, uomini ultraterreni e minacciose femme fatale.
Mary Cassatt
1882
Pittrice impressionista americana e buona amica di Degas, Mary Cassatt realizzava le sue opere utilizzando colori chiari e tenui. Nelle sue opere l'artista ritrae soprattutto i suoi amici intimi e la sua famiglia (di solito donne e bambini) nell'intimità della loro vita quotidiana. Chiamato anche Donna che cuce, Ragazza in giardino è uno dei quadri più belli e vivaci del museo. L'ambientazione all'aperto, con uno sfondo colorato e un ampio sentiero diagonale, conferisce profondità al dipinto. Il profilo e i lineamenti decisi della giovane donna dimostrano che l'artista era molto attenta alla precisione nel disegno.
Vincent Van Gogh è stato un artista olandese che nella sua decennale carriera ha realizzato oltre 2.100 opere, tra cui 900 dipinti a olio. È considerato uno dei più grandi e influenti pittori post-impressionisti della storia dell'arte occidentale. Nonostante una carriera così breve, ha creato e lasciato un vasto corpus di opere.
Nei suoi dipinti, i temi più ricorrenti sono paesaggi, ritratti e nature morte. Ha sviluppato uno stile che può essere identificato dall'uso di colori audaci, contorni e pennellate drammatiche ed espressive. Anche se non ricevette successo e vendette solo un'opera nella sua vita, il suo stile pittorico contribuì in modo determinante a gettare le basi dell'arte moderna.
Tra le sue opere più famose ricordiamo Notte stellata, Autoritratto, La camera di Vincent ad Arles, Notte stellata sul Rodano, I mangiatori di patate e Ritratto del dottor Gachet. Tutte queste opere trovano un posto d'onore al Museo d'Orsay insieme ad altre come Sala da ballo ad Arles, La siesta, Fritillaria imperiale in un vaso di rame, L'Arlésienne e Ritratto di Eugène Boch.
Purtroppo Van Gogh soffrì di depressione e povertà e morì suicida all'età di 37 anni.
Ogni quadro di Van Gogh è un capolavoro; ecco un elenco delle opere da non perdere se visiti il Museo d'Orsay.
Van Gogh dipinse diversi autoritratti tra il 1886 e il 1889, questo è forse uno dei più famosi ed è esposto al Museo d'Orsay. Nei suoi autoritratti ha immortalato il suo viaggio personale, la sua irrequietezza e il suo disagio nei confronti di se stesso e dell'ambiente circostante. I motivi di questo dipinto del 1887 sono simili a quelli di Notte stellata e indicano una sorta di agitazione o turbolenza. L'artista ha fuso le influenze impressioniste con l'arte giapponese impressa con matrici di legno per aggiungere un senso di fluidità al dipinto.
Ha realizzato autoritratti anche perché non aveva soldi per pagare i modelli, considerando che i materiali artistici erano già abbastanza costosi. Questo ritratto immortala il declino della sua salute mentale, non si tratta più di sperimentare con l'arte, ma sembra piuttosto un tentativo di Van Gogh di capire se stesso.
Probabilmente uno dei quadri più celebri di Van Gogh e del Museo d'Orsay, Notte stellata è un dipinto astratto a olio su tela realizzato dall'olandese nel 1889. Raffigura un cielo notturno vorticoso o increspato, con una luna crescente gialla e numerose stelle lucenti.
L'artista dipinse il panorama che vedeva poco prima dell'alba dalla sua stanza nella clinica psichiatrica di Saint-Paul-de-Mausole, nella città francese di Saint-Rémy-de-Provence, che trova posto anche nel dipinto offrendo un senso di calma in mezzo alla turbolenza. Il pittore olandese trascorse circa un anno in questa struttura dopo aver mutilato parte del suo orecchio con un rasoio in seguito a un esaurimento nervoso.
Prima di lasciare la clinica psichiatrica di Saint-Rémy-de-Provence nel 1890, Van Gogh realizzò una serie di nature morte raffiguranti fiori recisi, tra cui Natura morta con vaso giapponese, rose e anemoni, che emanano una sensazione di calma, seppure distorta.
Van Gogh dipinse diverse immagini di fiori in vaso durante il suo soggiorno nella casa del dottor Paul Gachet (il medico omeopata che si prese cura di lui negli ultimi giorni di vita) a Auvers Sur Oise. Aveva anche scritto al fratello di come la casa fosse piena di opere d'arte, bei giardini e fiori che avrebbe potuto utilizzare per comporre nature morte.
Questo quadro del Museo d'Orsay fu dipinto da Van Gogh nel 1890 nel giardino del suo medico e appassionato d'arte, dottor Gachet. L'artista olandese trovava pace e felicità nei giardini, che si trattasse del giardino del padre nei Paesi Bassi, del suo a Londra, di quello dell'ospedale di Arles o di quello della casa del dottor Gachet ad Auvers.
La scelta dei colori e dei motivi floreali dipendeva dal suo umore: se era buono, usava colori vivaci, altrimenti, fiori scuri e appuntiti o foglie argentate e lucide. Van Gogh discuteva anche di giardinaggio con i suoi fratelli e dava loro consigli su come coltivare il proprio giardino.
Ispirato a un'opera del pittore francese Jean-François Millet, anche questo dipinto fu realizzato mentre Van Gogh era in clinica psichiatrica. Egli considerava Millet "un pittore più moderno di Manet". Ne La siesta, Van Gogh si è attenuto alla composizione originale, ma ha anche aggiunto il proprio stile per quanto riguarda la tecnica, il colore e la prospettiva. Il dipinto, anche contraddistinto da un'atmosfera calma e pacifica, è una testimonianza dell'intensità artistica tipica di Van Gogh.
Questo dipinto del Museo d'Orsay è stato realizzato da Van Gogh nel 1883. Per l'opera è stata utilizzata una tavolozza di colori terrosi e scuri, che forse suggeriscono lo stato d'animo dell'artista mentre la dipingeva. Mucche nel prato è anche un tentativo di Van Gogh di trasmettere, con la sua arte, il suo senso di realtà ed empatia.
Circa 3.000 nell'esposizione permanente.
I biglietti partono da 16 €.
Notte Stellata, Olympia, L'atelier del pittore, L'Angelus, Colazione sull'erba, Autoritratto, Ritratto del dottor Gachet, Il Parlamento di Londra, solo per citarne alcuni.
Sono state realizzate da alcuni dei più grandi artisti che il mondo abbia mai visto come Vincent Van Gogh, Claude Monet, Edouard Manet, Georges Lemmen, Paul Cezanne, Edgar Degas, Gustave Moreau, Pissarro, Renoir ed Henri Matisse, fra gli altri.
Sì, ci sono circa 24 opere di Van Gogh.
Sì, è consigliabile: i tour guidati sono il modo migliore per visitare il museo in modo efficace. Un esperto d'arte ti illustrerà la ricca storia del museo e dei suoi artisti.
Almeno 3-4 ore per apprezzare il museo e vedere tutti i dipinti.
Sì, il museo organizza mostre temporanee durante tutto l'anno.
Se ami l'arte, allora sì. Il museo ospita la più grande collezione di opere d'arte impressionista del mondo. Vale sicuramente la pena di visitarlo.